Come impugnare una delibera condominiale (senza spendere un patrimonio)
18 Luglio 2024
L'assemblea condominiale ha approvato una spesa che ritieni ingiusta? È stata presa una decisione che viola la legge o il regolamento di condominio? Non tutte le decisioni assembleari sono scolpite nella pietra. La legge prevede la possibilità per i condomini di contestare una delibera che ritengono illegittima, attraverso un'azione legale chiamata "impugnazione". Tuttavia, prima di intraprendere questa strada, è fondamentale capire quando è possibile agire, quali sono i tempi da rispettare e quali sono i costi da affrontare. Impugnare una delibera senza una solida base giuridica può trasformarsi in una perdita di tempo e denaro. Vediamo come muoversi in modo strategico e consapevole.
Delibere Nulle e Delibere Annullabili: Una Distinzione Cruciale
La prima, fondamentale distinzione da fare è tra delibere nulle e delibere annullabili. Questa differenza è importantissima perché da essa dipendono i tempi e le modalità dell'impugnazione.
Delibere Annullabili: Sono quelle che presentano vizi di forma o che sono contrarie al regolamento di condominio. I vizi che rendono una delibera annullabile sono, ad esempio:
- Vizi relativi alla costituzione dell'assemblea (es. quorum costitutivo insufficiente).
- Vizi relativi alla convocazione (es. avviso di convocazione inviato in ritardo o non inviato a un condomino).
- Delibera approvata con una maggioranza inferiore a quella prevista dalla legge.
- Errore nella ripartizione di una spesa.
Chi può impugnarla? Solo i condomini assenti, astenuti o dissenzienti (che hanno votato contro). Il condomino che ha votato a favore non può impugnarla.
Entro quanto tempo? Il termine è molto stringente: 30 giorni, che decorrono dalla data dell'assemblea per i dissenzienti e gli astenuti, e dalla data di ricevimento del verbale per gli assenti. Scaduto questo termine, la delibera, anche se viziata, diventa definitiva e non può più essere contestata.
Delibere Nulle: Sono quelle che presentano vizi molto più gravi, perché ledono i diritti individuali dei condomini o sono contrarie a norme imperative di legge. Una delibera è nulla quando:
- Ha un oggetto impossibile o illecito (es. delibera che approva un'attività illegale nelle parti comuni).
- Lede i diritti di proprietà esclusiva di un condomino (es. delibera che impone a un proprietario di tinteggiare il suo balcone privato di un certo colore, se non previsto da un regolamento contrattuale).
- È priva degli elementi essenziali (es. manca l'indicazione dell'oggetto della decisione).
- Incide sui diritti individuali dei condomini su cose o servizi comuni.
Chi può impugnarla? Chiunque vi abbia interesse, quindi anche il condomino che ha votato a favore.
Entro quanto tempo? La nullità è un vizio talmente grave che l'azione può essere fatta valere in qualsiasi momento, senza limiti di tempo.
La Procedura di Impugnazione: la Mediazione Obbligatoria
Se si decide di procedere, non si può andare direttamente in tribunale. La legge prevede un passaggio preliminare obbligatorio: la mediazione. Il condomino che intende impugnare la delibera deve, con l'assistenza di un avvocato, presentare un'istanza a un organismo di mediazione. L'obiettivo è tentare di trovare un accordo con il condominio (rappresentato dall'amministratore) davanti a un mediatore terzo e imparziale. Questo passaggio è stato introdotto per deflazionare il carico dei tribunali e risolvere le controversie in modo più rapido ed economico. Solo se la mediazione si conclude con un "mancato accordo", sarà possibile avviare la vera e propria causa in tribunale.
I Costi: Come non Spendere un Patrimonio
Impugnare una delibera ha dei costi. Bisogna considerare:
- I costi della mediazione: Variano in base al valore della controversia, ma sono decisamente inferiori a quelli di una causa.
- L'onorario dell'avvocato: È necessario farsi assistere da un legale, sia per la mediazione che per l'eventuale causa. È bene chiedere un preventivo chiaro fin da subito.
- I costi della causa: Se la mediazione fallisce, bisogna affrontare i costi del procedimento giudiziario (contributo unificato, marche da bollo, ecc.).
Se si vince la causa, il giudice solitamente condanna il condominio a rimborsare le spese legali sostenute. Ma se si perde, non solo non si recupera nulla, ma si rischia di dover pagare anche le spese legali dell'avvocato del condominio.
Come limitare i costi? Il consiglio fondamentale è quello di agire solo se si è ragionevolmente sicuri delle proprie ragioni. È essenziale consultare un avvocato esperto in diritto condominiale prima di iniziare qualsiasi azione. Un buon avvocato saprà valutare le probabilità di successo e sconsigliare un'azione legale se la ritiene infondata o troppo rischiosa. Spesso, una lettera ben scritta dal legale all'amministratore può risolvere la questione in via bonaria, evitando i costi e i tempi di una mediazione e di una causa.
In conclusione, impugnare una delibera è un diritto che tutela i condomini da decisioni illegittime. Tuttavia, è un percorso da intraprendere con cautela e cognizione di causa. Valutare attentamente la natura del vizio (nullità o annullabilità), rispettare i tempi strettissimi per l'azione e, soprattutto, farsi assistere da un professionista competente sono i passi fondamentali per far valere i propri diritti senza imbarcarsi in un'avventura legale costosa e dall'esito incerto.