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Sicurezza antincendio in condominio: cosa prevede la legge

11 Luglio 2024

Sicurezza antincendio in condominio: cosa prevede la legge

La sicurezza antincendio è uno degli aspetti più critici e normati della gestione di un edificio. Un incendio in un condominio può avere conseguenze devastanti per la sicurezza delle persone e per l'integrità del patrimonio immobiliare. Per questo motivo, la legge italiana impone una serie di obblighi precisi, che variano in base alle caratteristiche dell'edificio (altezza, anno di costruzione, presenza di autorimesse, ecc.). L'amministratore di condominio, in qualità di responsabile legale della sicurezza delle parti comuni, ha il dovere di conoscere e applicare scrupolosamente questa normativa. Ignorare o sottovalutare questi obblighi non è solo pericoloso, ma espone l'amministratore a gravi responsabilità civili e penali. Vediamo quali sono i principali adempimenti per garantire un condominio a prova di fuoco.

Quando un Condominio è Soggetto ai Controlli dei Vigili del Fuoco?

Non tutti i condomini sono uguali di fronte alla normativa antincendio. Il D.P.R. 151/2011 elenca le "attività soggette ai controlli di prevenzione incendi". Per quanto riguarda gli edifici civili, i principali fattori di rischio che ne determinano l'assoggettamento sono:

  • Altezza Antincendi: Gli edifici con un'altezza antincendi (misurata dal livello più basso del pavimento dell'ultimo piano abitabile al livello del piano più basso accessibile ai mezzi di soccorso) pari o superiore a 24 metri.
  • Autorimesse: La presenza di autorimesse con una superficie superiore a 300 mq.
  • Impianti di Riscaldamento: La presenza di centrali termiche con una potenza superiore a 116 kW.

Se il condominio rientra in una o più di queste categorie, l'amministratore ha l'obbligo di avviare un complesso iter burocratico e tecnico, che culmina con la presentazione della SCIA Antincendio (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e l'ottenimento (o il rinnovo periodico) del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).

Gli Obblighi Fondamentali per Tutti i Condomini

Anche se un condominio non raggiunge le soglie per essere soggetto ai controlli dei Vigili del Fuoco, l'amministratore è comunque tenuto, in base al Codice Civile e al principio generale di diligenza, a garantire un livello minimo di sicurezza. Gli obblighi "di base" che ogni amministratore dovrebbe rispettare includono:

1. Manutenzione degli Estintori: La presenza di estintori portatili, posizionati in punti strategici delle parti comuni (uno per piano, vicino ai quadri elettrici, all'ingresso dei garage), è una misura di sicurezza fondamentale. Questi dispositivi, però, sono inutili se non sono efficienti. L'amministratore deve stipulare un contratto di manutenzione con una ditta specializzata che preveda, come da norma UNI 9994-1:

  • Controllo periodico (sorveglianza): Una verifica visiva che l'estintore sia presente, integro e accessibile. Può essere fatta dall'amministratore stesso o da personale incaricato.
  • Controllo semestrale: Un tecnico specializzato deve verificare la pressione, lo stato di carica e il corretto funzionamento di tutte le parti.
  • Revisione: A scadenze definite dalla norma (es. 5 anni per estintori a polvere), l'estintore deve essere smontato, controllato internamente e ricaricato.
  • Collaudo: A scadenze più lunghe (es. 12 anni), si effettua una prova idraulica del serbatoio.

Ogni intervento deve essere registrato su un apposito cartellino e su un registro della manutenzione.

2. Vie di Esodo Libere e Funzionali: Le vie di esodo (scale, corridoi, androni) sono le arterie vitali per la sicurezza in caso di incendio. Devono permettere a tutti di evacuare l'edificio rapidamente e in sicurezza. L'amministratore ha il dovere di garantire che queste vie siano sempre libere da ingombri. È vietato depositare mobili, vasi, biciclette o qualsiasi altro materiale che possa ostacolare il passaggio. Deve inoltre assicurarsi che l'illuminazione di emergenza, se presente, sia funzionante e regolarmente manutenuta.

3. Impianti a Norma: La maggior parte degli incendi in ambito domestico origina da impianti elettrici o a gas difettosi. L'amministratore è responsabile della sicurezza degli impianti delle parti comuni. Deve quindi assicurarsi che l'impianto elettrico condominiale sia a norma e provvisto di dichiarazione di conformità, e che venga sottoposto a verifiche periodiche da parte di tecnici qualificati.

La Responsabilità dell'Amministratore

In caso di incendio, se vengono accertate mancanze nella gestione della sicurezza antincendio, le conseguenze per l'amministratore possono essere molto gravi. La responsabilità può essere:

  • Civile: L'amministratore può essere chiamato a risarcire i danni causati a persone o cose a causa della sua negligenza (es. un estintore non funzionante, una via di fuga ostruita).
  • Penale: Nei casi più gravi, se dall'incendio derivano lesioni o, peggio, la morte di persone, l'amministratore può essere incriminato per reati come lesioni colpose o omicidio colposo.

La sicurezza antincendio non ammette improvvisazione o leggerezze. È un ambito tecnico e complesso che richiede competenza, aggiornamento costante e un approccio rigoroso. Un amministratore professionale non si limita a installare qualche estintore, ma pianifica la sicurezza, si affida a tecnici specializzati, programma le manutenzioni e informa correttamente i condomini sui comportamenti da adottare. Scegliere un amministratore che dimostra attenzione e competenza su questi temi significa affidare la propria sicurezza e quella dei propri cari a mani esperte.