Superbonus, Ecobonus e lavori condominiali: cosa cambia nel 2025
10 Luglio 2024
Il panorama dei bonus edilizi in Italia è da anni in costante e frenetica evoluzione. Il Superbonus, in particolare, ha rappresentato una straordinaria opportunità di riqualificazione energetica e sismica per migliaia di condomini, ma il suo percorso è stato costellato di modifiche, proroghe e, infine, di una progressiva riduzione. Con l'avvicinarsi del 2025, è fondamentale per amministratori e condomini fare il punto della situazione: quali agevolazioni fiscali saranno ancora disponibili per i lavori condominiali? Cosa ne sarà del Superbonus? E quali altre opportunità si possono cogliere? Navigare in questo scenario complesso è cruciale per pianificare per tempo eventuali interventi e sfruttare al meglio le risorse disponibili.
Il Superbonus verso il Tramonto: Cosa Succede nel 2025
Il Superbonus, nato con un'aliquota del 110%, ha già subito una significativa riduzione. Per le spese sostenute nel 2024, l'aliquota per i lavori condominiali è scesa al 70%. Il percorso di "decalage" è destinato a continuare:
Per le spese sostenute nel 2025, l'aliquota del Superbonus scenderà ulteriormente al 65%.
Questa sarà, salvo ulteriori e al momento improbabili proroghe, l'ultima occasione per usufruire di questa agevolazione per i condomini. È importante ricordare che, già dal 2024, le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura sono state quasi completamente eliminate, tornando al meccanismo originario della detrazione fiscale diretta in dichiarazione dei redditi. Questo significa che il beneficio è riservato ai condomini con una capienza fiscale sufficiente per assorbire la detrazione (ripartita in 4 anni per le spese 2024 e successive).
Per i condomini in aree sismiche, il "Sismabonus" integrato nel Superbonus seguirà lo stesso destino, con aliquote che possono variare ma sempre all'interno della cornice in via di esaurimento.
Le Alternative al Superbonus: l'Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni
Con il ridimensionamento del Superbonus, tornano a essere protagonisti i bonus "ordinari", che rappresentano comunque un'opportunità molto interessante per i condomini.
1. Ecobonus per le Parti Comuni: Questa è l'agevolazione più importante per la riqualificazione energetica. Permette di detrarre una percentuale significativa delle spese sostenute per interventi che migliorano l'efficienza energetica delle parti comuni condominiali. Le aliquote, attualmente confermate fino al 31 dicembre 2024 (ma con alta probabilità di proroga), sono molto vantaggiose:
- Detrazione del 70%: Per interventi sull'involucro dell'edificio (es. cappotto termico) con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.
- Detrazione del 75%: Se gli stessi interventi portano al conseguimento della qualità media definita dal decreto ministeriale del 26 giugno 2015.
L'importo massimo di spesa detraibile è di 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari. La detrazione è ripartita in 10 anni. Per questi interventi, rimane ancora aperta la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, seppur con maggiori difficoltà rispetto al passato.
2. Bonus Ristrutturazioni (Bonus Casa): È l'incentivo dedicato ai lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo sulle parti comuni. L'agevolazione consiste in una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, su un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche in questo caso, la detrazione è ripartita in 10 anni. Rientrano in questo bonus, ad esempio:
- Il rifacimento delle facciate (senza cappotto termico, per cui c'è il Bonus Facciate al 90% ormai esaurito).
- La ristrutturazione delle scale o dell'androne.
- La messa a norma degli impianti.
- Il rifacimento dei balconi.
Il Bonus Barriere Architettoniche al 75%
Un'altra agevolazione molto interessante, e spesso sottovalutata, è il bonus per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Consente una detrazione del 75% per le spese sostenute per lavori finalizzati a superare ed eliminare ostacoli alla mobilità. In ambito condominiale, questo bonus è perfetto per:
- L'installazione di un nuovo ascensore.
- L'adeguamento di un ascensore esistente.
- L'installazione di rampe o servoscala.
Anche per questo bonus, la detrazione è in 5 anni e, a certe condizioni, sono ancora possibili cessione del credito e sconto in fattura, rendendolo uno strumento potentissimo per migliorare l'accessibilità dell'edificio.
Pianificare è la Chiave
Cosa significa tutto questo per un condominio che deve affrontare lavori importanti? Significa che la pianificazione è più cruciale che mai. Non si può più improvvisare. È necessario:
- Muoversi per Tempo: Le procedure tecniche e burocratiche per accedere ai bonus richiedono mesi. Aspettare la fine del 2024 per decidere sui lavori da fare nel 2025 è troppo tardi.
- Affidarsi a un Amministratore Competente: L'amministratore deve essere costantemente aggiornato sulla normativa fiscale e deve saper guidare il condominio nella scelta dell'agevolazione più adatta, coordinando i professionisti (termotecnici, fiscalisti) necessari.
- Valutare la Sostenibilità: Con la fine dello sconto in fattura per molti bonus, i condomini devono valutare la propria capacità di sostenere la spesa e di beneficiare della detrazione fiscale.
In conclusione, il 2025 segna un cambio di passo. Se l'era del 110% è finita, non sono finite le opportunità. Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Bonus Barriere Architettoniche rimangono strumenti validi e potenti per riqualificare gli edifici, aumentarne il valore e ridurre i costi energetici. La sfida, ora, è saperli utilizzare con intelligenza, strategia e una pianificazione impeccabile.